Il datore di lavoro pretende gli straordinari: la legge è chiara, cosa potete fare

Il lavoro dipendente in Italia è soggetto a una serie di norme precise, create per proteggere sia i lavoratori che i datori di lavoro. Queste regole sono imposte dallo Stato e non possono essere modificate o integrate arbitrariamente dalle aziende.

Tuttavia, esistono delle eccezioni specifiche per le categorie dei lavoratori autonomi e dei dirigenti; per tutti gli altri lavoratori, le normative sono uniformi e obbligatorie anche per gli straordinari.

Straordinari sul lavoro
Il datore che pretende gli straordinari (SnoItalia.it)

L’orario di lavoro standard

L’art. 2109 del codice civile italiano stabilisce chiaramente l’orario di lavoro standard: 8 ore al giorno per un totale di 40 ore settimanali. Questa disposizione si applica a tutti i tipi di contratto, sia full time che part time, ad eccezione dei contratti a tempo parziale con durata inferiore all’anno.

Per questi ultimi, l’orario viene calcolato in base alle ore lavorate dai colleghi full time nello stesso settore. La legge impone anche delle pause obbligatorie durante la giornata lavorativa: almeno 30 minuti per chi lavora tra le 6 e le 9 ore al giorno; un’ora minima per chi supera le nove ore.

Regolamentazione degli straordinari

Gli straordinari rappresentano una parte importante della regolamentazione del lavoro dipendente. Un dipendente può effettuare straordinari solo se ne fa richiesta scritta ed esclusivamente se il contratto collettivo nazionale della sua categoria professionale lo prevede. Gli straordinari devono essere giustificati da cause oggettive (ad esempio, necessità contabili di fine mese) ed autorizzati preventivamente dal datore di lavoro.

Lavoro e straordinari
Lavoro e straordinari (SnoItalia.it)

La legge stabilisce un limite massimo annuale agli straordinari pari a 250 ore; tale limite viene proporzionalmente ridotto per i lavoratori part-time. Questo tetto massimo è pensato per tutelare la salute del lavoratore e prevenire abusi da parte dell’azienda. Gli straordinari devono essere retribuiti con un compenso aggiuntivo rispetto allo stipendio base mensile.

Inoltre, il datore di lavoro ha l’onere della prova nel dimostrare la necessità e la previa autorizzazione degli straordinari effettuati; in caso contrario potrebbe incorrere in sanzioni amministrative pecuniarie significative oltre al rischio penale per reati quali truffa o falso ideologico nei confronti dello Stato italiano.

In sintesi, gli straordinari sono possibili solo su richiesta scritta del dipendente, se previsti dal CCNL della categoria professionale d’appartenenza, giustificati da cause oggettive ed autorizzati preventivamente dal datore di lavoro; vi è poi un limite massimo annuale stabilito dalla legge oltre alla necessità di ricevere uno specifico compenso aggiuntivo.

Impostazioni privacy