Sigarette elettroniche meno dannose, ora risponde la scienza: finalmente c’è un verdetto

Sigarette elettroniche, sono davvero meno dannose, oppure no? La scienza svela tutto, finalmente la verità viene a galla.

Non è un discorso banale, ma un’evidenza scientifica accertata da fonti più che attendibili: verità sulle sigarette elettroniche, basta dubbi. Qualsiasi vizio causa il malessere del corpo e della mente, ma molti hanno affermato più volte che questa tipologia di sigarette sia meno devastante rispetto agli effetti di quelle comuni contraddistinte da tabacco e combustione. Ecco cosa è bene sapere e quali sono gli ultimi aggiornamenti, alcuni di questi lasciano senza parole.

sigarette elettroniche fanno male
Benessere, perché questo vizio fa male e le conseguenze delle sigarette elettroniche- Snoitalia.it

Fumare fa male, perché qualsiasi vizio e dipendenza rappresentano una condanna per l’essere umano. Allora, cosa è bene sapere in relazione alle sigarette elettroniche? Innanzitutto, si può capire abbastanza dal loro funzionamento. Differentemente da quelle comuni, queste non presenterebbero la combustione, cioè la reazione che avviene tra accensione e attivazione della sigaretta. Di conseguenza, dovrebbero fare meno male, ma è davvero così?

A tal proposito, bisogna fare le dovute distinzioni. Nel modello IQOS prodotto dalla Philips Morris si ha a che fare con una penna metallica che riscalda il tabacco, evitando la suddetta combustione. Il soggetto inala così un’esalazione che simula il fumo tradizionale, poiché lo strumento in questione si riscalda fino a 350 gradi. Mentre quelle comuni possono arrivare a 800 gradi.

Differente è quanto accade nella sigaretta elettronica finora menzionata. Infatti, si distingue bene dalle altre due sopracitate proprio per la sua modalità di evaporazione del tabacco. Il liquido che viene riscaldato nell’aggeggio metallico provoca questa evaporazione, la quale viene inalata dal fumatore. Nemmeno qui c’è la combustione delle tradizionali, ma neanche il tabacco.

Appunto, le sigarette tradizionali e la IQOS usano il tabacco, e quest’ultima no. Allora, fa davvero meno male? Ecco la risposta di fonti autorevoli messe in gioco, ne va del lavoro degli scienziati.

Sigarette elettroniche, parlano gli scienziati: fanno male?

Secondo il Rapporto sul fumo in Italia dell’Istituto superiore di sanità, dal 2020, anno nel quale sono spopolati questi metodi alternativi, la percentuale di fumatori si è triplicata. Una condizione frutto di una percezione errata poiché per quanto queste innovazioni facciano meno male a chi sta intorno, appunto il fumo passivo, bisogna invece attenzionare cosa succede davvero a chi fuma. È vero che la combustione viene meno, e quest’ultima è un grosso danno, ma bisogna capire se davvero le sigarette elettroniche siano così “innocue” come vogliono farle sembrare.

perché le sigarette elettroniche fanno male
Benessere, perché questo vizio fa male e le conseguenze delle sigarette elettroniche- Snoitalia.it

Insieme al rapporto sopracitato, vengono fuori molteplici studi, uno di questi in relazione a chi sfrutta le sigarette elettroniche per smettere di fumare, quello di European Respiratory Society. Infatti, molti passano a questa nuova metodologia, proprio per smettere, ma è qui che si cade in errore: non c’è un minor livello di nicotina, e la dipendenza rimane. Quindi, la prima “fake news” viene abilmente sfatata dal fatto che l’assuefazione resta. Seguono poi successive considerazioni che rivelano il nocciolo del discorso e che svelano se davvero fanno male.

In sostanza, il tabacco fa malissimo, contiene 4000 sostanze nocive di cui 70 cancerogene, ma non bisogna dimenticare la presenza della tossicità di altri elementi chimici che contraddistinguono tutte e tre le modalità. Quindi, se in quelle elettroniche c’è meno catrame e la vaporizzazione, comunque sussistono composti che danneggiano irrimediabilmente la salute e provocano il cancro. C’è una riduzione di 1/5 di nitrosamine e 1 centesimo di anidride carbonica, ma l’effetto è uguale.

La sigarette elettroniche fanno lo stesso male, non è vero che fumarle non crea le stesse conseguenze. Nello specifico, finiscono per essere più dannose rispetto a quelle tradizionali, proprio a causa dell’errore di percezione sopracitato. Sono molti di più i giovani che iniziano a fumarle, e ad un’età sempre più precoce. L’ultima cattiva notizia viene fornita dallo studio di Silvano Gallus, epidemiologo dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano e sostenuto da Fondazione AIRC, il quale conferma che queste sigarette elettroniche rappresentano un vile inganno.

Proprio perché si dice che “facciano meno male” per la mancanza di combustione, diventano prodotti più allettanti per chi non è predisposto a fumare, ma che ogni tanto se ne concede una, alimentando la spirale di fumo e vizio, oltre che dell’insorgere di patologie tumorali.

Impostazioni privacy